Operativa la piattaforma per la formazione digitale del personale scolastico. La pandemia ce lo ha insegnato. Tenere una lezione a distanza, con tutta o parte della classe collegata da casa, non è la stessa cosa che svolgerla in presenza. E il Piano nazionale di ripresa e resilienza lo ha esplicitato: l’innovazione didattica, con tutto ciò che ne consegue in ter- mini di aggiornamento professio- nale dei prof, è un’esigenza che re- sterà anche dopo il Covid. Tant’è che viene finanziata con 800 milioni da qui al 2026 che serviranno a formare 650mila persone tra dirigenti, do- centi e Ata. Anche se la prima “mile- stone” del Pnrr è prevista per giu- gno, quando arriverà il bando per la costituzione nelle scuole dei poli ter- ritoriali destinati alla formazione sulla transizione digitale del perso- nale scolastico, un primo step è già stato raggiunto: l’avvio della piattaforma Scuola Futura che ha ottenuto nei giorni scorsi dal dipartimento della Funzione pubblica il premio “Open government champion” per la categoria «Cittadinanza e competenze digitali».
È lo stesso decreto ministeriale con il cronoprogramma delle linee d’investimento della missione 4in capo dal ministero dell’Istruzione a spiegare che, a partire da febbraio 2022, il personale scolastico può accedere al portale e, così facendo, procedere sia alla gestione del catalogo completo dei percorsi formativi, all’iscrizione diretta, all’utilizzo dell’area “open badge” a disposizione di ciascun partecipante con lo stato di avanza- mento delle iniziative percorse fre- quentate e delle competenze rag- giunte, sia seguire i corsi online.
In realtà, l’accesso a Scuola Futura – che si affianca, sui temi digital, alla piattaforma Sofia per la formazione degli insegnanti partita a maggio 2017 – è già possibile. A disposizione ci sono 1.150 percorsi formativi coerenti con la piattafor- ma europea, con il Piano nazionale per la scuola digitale e con il Piano europeo per l’educazione digitale. Il portale funge anche da repository delle lezioni archiviate in questi lun- ghi mesi di pandemia e utilizzate per gestire il passaggio dalle lezioni in presenza alla didattica a distanza. La famigerata Dad ancora così presente nelle vite di tutti noi. [Eu.B] (da Scuola 24 – Il Sole 24 Ore Lunedì 31 Gennaio 2022 – N. 30)