Con decreto del Ministro dell’istruzione n. 161 del 14 giugno 2022 è stato adottato il Piano Scuola 4.0. Il Piano è previsto dal PNRR quale strumento di sintesi e accompagnamento all’attuazione delle relative linee di investimento e intende fornire un supporto alle azioni che saranno realizzate dalle istituzioni scolastiche nel rispetto della propria autonomia didattica, gestionale e organizzativa.
Ivana Barbacci, segretaria generale Cisl Scuola, nel prendere atto della “buona notizia” che dà il via al Piano scuola 4.0 per creare ambienti innovativi di apprendimento, nell’ambito degli investimenti previsti dal PNRR, evidenzia, con un un comunicato stampa, che
“Non va tuttavia dimenticato che per l’efficacia e la qualità del nostro sistema scolastico la risorsa decisiva resta la professionalità del personale, su cui occorrerebbe pertanto investire con altrettanta decisione. Non ci sono al momento in questo senso segnali incoraggianti, non lo è certamente limitarsi a prospettare futuribili e ristrette élite di eccellenze mentre sarebbe indispensabile sostenere da subito la motivazione di un intero corpo professionale con un segno concreto e tangibile di apprezzamento.”
E, in attesa delle proposte delle forze politiche, ma anche di risposte da parte del governo Draghi, rilancia
“C’è un contratto da rinnovare, si faccia lo sforzo necessario perché possa rappresentare almeno un primo passo verso il recupero di una condizione retributiva meno sperequata nei confronti interni e internazionali. Soprattutto si riconosca non soltanto il ruolo decisivo che il protagonismo attivo del personale riveste nella gestione ordinaria e quotidiana delle attività scolastiche, ma anche la sua valenza strategica nei processi di innovazione, tanto più efficaci quanto più partecipati e condivisi. Un concetto affermato in modo esplicito nel Patto per la Scuola e che sembra invece del tutto ignorato in recenti interventi legislativi.”