Da alcuni mesi la CISL e la CISL Scuola hanno promosso una serie di incontri con tutte le organizzazioni sindacali, quelle professionali, gli enti istituzionali, gli Istituti e le agenzie formative della nostra provincia per verificare la volontà e la fattibilità di una cabina di regia che si occupi di gestire e organizzare l’offerta formativa sul nostro territorio, così da governare i cambiamenti che la crisi demografica da un lato e le transizioni epocali, da quella tecnologica a quella ambientale, stanno rendendo necessarie e esigeranno per il prossimo futuro.
Gestire i cambiamenti da alcuni mesi è divenuta una proposta, ma fino ad ora sembrava, malgrado il vivo interesse di tutti coloro che a vario titolo sono stati coinvolti, fosse rimandabile.
E’ giunta l’ora?
Il convegno promosso da Enaip e PFP Valtellina del 3 maggio 2023, che si è tenuto a Morbegno, dal titolo suggestivo: formazione professionale innovativa sostenibile per futuro del territorio ha visto il rilancio di questa proposta, dalle parole del Presidente della Provincia Menegola che, dopo aver richiamato il forte valore di inclusione sociale della formazione professionale ha rilanciato la soluzione di fare rete: “Costituire un tavolo provinciale permanente dove la richiesta si incontri con l’offerta, che permetta di intercettare le esigenze formative con una dinamicità diversa da quella consentita dai piani ministeriali”. Che sia quindi giunta l’ora per dare vita alla cabina di regia dell’offerta formativa? Lo speriamo.
Il convitato di pietra
Come organizzazione sindacale della scuola non abbiamo potuto non notare le assenze importanti che hanno caratterizzato questo convegno: su tutte quelle delle istituzioni del mondo della scuola della nostra provincia, presenti solo grazie ad alcuni Dirigenti scolastici, che a titolo personale e per vicinanza al luogo dell’evento, hanno partecipato, da spettatori, ad una lettura dei dati del mondo del lavoro, ascoltando gli appelli accorati a che l’orientamento sia attività da iniziare fin dalla più tenera età e che dovrebbe coinvolgere l’intera famiglia, così come caratterizzarsi per una risposta alle esigenze occupazionali del territorio. L’analisi delle iscrizioni scolastiche, senza quelle dell’ultimo anno che saranno la base per l’organizzazione del prossimo anno scolastico, ha evidenziato la crescita dei licei a discapito dei corsi professionali, in special modo statali che consentono di giungere ad un diploma quinquennale.
Le assenze pesano perché le domande uscite dal convegno riguardano tutti coloro che operano nel mondo della scuola e della formazione, ci richiamano tanti temi legati al mondo del lavoro e delle politiche attive del lavoro che se da un lato assicurano la piena occupabilità, dall’altro si legano al mondo della formazione e dell’istruzione.
I successi della formazione professionale non devono farci dimenticare i risultati lusinghieri dei nostri licei, attestati ogni anno da enti come Fondazione Agnelli con Eduscopio e dai dati delle rilevazioni INVALSI. Non di meno il bisogno di tecnici formati e qualificati incrocia i destini dei giovani che escono dai nostri Istituti tecnici che hanno un tasso di prima occupazione tra i più alti del nostro paese. Ma chi era assente a questo convegno non ha potuto far sentire la sua voce. La speranza è che la cabina di regia nasca come il luogo dell’incontro di tutti i portatori di interesse o compito istituzionale e dove ciascuno possa mettere le proprie migliori energie per costruire il futuro sostenibile del nostro territorio.