Maggiore serenità per le famiglie e gli studenti con disabilità che frequentano le scuole della nostra provincia, questa è la sintesi dell’intervento di Guido Mazzoni, presidente onorario di ANFFAS con cui la nostra organizzazione sindacale collabora per una lettura efficace delle problematiche affrontate dalle famiglie, cercando insieme forme e modi per sollecitare le risposte adeguate dal modo della scuola.
Anche con una maggiore serenità permangono alcune criticità: la tempistica delle risorse assegnate per garantire la presenza di docenti di sostegno a partire dal primo giorno di scuola, almeno per i casi più gravi. Questo problema si collega alla tempistica delle certificazioni che spesso arrivano solo ad anno scolastico avviato, richiedendo un ulteriore processo di trasmissione dei dati dalla scuola fino all’USR Lombardia, sperando che vi sia la disponibilità di risorse. In questi passaggi emerge una ulteriore problematica: il Provveditorato deve assegnare una priorità ai casi gravi dove il rapporto tra insegnanti e alunni è di uno a uno. Senza questa doverosa attenzione, non riconducibile solo alle situazioni dove una sentenza del tribunale stabilisca questo rapporto in forma tassativa, l’assegnazione dei docenti avviene con lacune e limiti evidenti nella vita quotidiana di chi ha un bisogno ineliminabile e insuperabile. Il GLH ha questa funzione di raccordo, ma deve essere messo nella condizione di operare; da questo punto di vista riscontriamo ancora qualche difficoltà da parte del Provveditorato a porre in essere buone condizioni operative. Ma tanto è stato fatto in questi mesi e va riconosciuto l’impegno.
Da ultimo si giunge al problema del reclutamento: gli insegnanti di sostegno specializzati sono ancora pochi, la maggior parte viene assunta da graduatorie incrociate di altre discipline. Il sostegno è solo uno dei possibili sbocchi professionali per chi vuole insegnare e non trova posto nella propria classe di concorso. Servono risorse e professionalità.