Nelle retribuzioni del mese di aprile sono previste diverse novità che riguardano, in particolare:
- L’indennità di vacanza contrattuale relativa al futuro CCNL 2022/25 (IVC);
- Il taglio del cosiddetto “cuneo fiscale”;
- La correzione di errori commessi nel calcolo delle retribuzioni dei mesi precedenti (solo per gli
assistenti amministrativi titolari della posizione economica).
INDENNITA’ DI VACANZA CONTRATTUALE
L’indennità di vacanza contrattuale (IVC) rappresenta una “indennità temporanea” il cui compito è quello di
compensare, almeno parzialmente, la perdita del potere di acquisto dei lavoratori in attesa del rinnovo del
CCNL.
Come per tutti i dipendenti pubblici, per il personale della scuola è previsto un aumento dello 0,6% della
retribuzione a partire da aprile 2025 fino a giugno 2025.
A luglio 2025 l’IVC aumenterà, passando dallo 0,6% all’1% della retribuzione. È bene precisare, a questo
punto, che l’indennità viene calcolata sullo stipendio tabellare lordo e, di conseguenza, è assoggttata a
tassazione.
Ricordiamo, infine, che l’IVC per il contratto 2022/25 si aggiunge all’IVC già in vigore per il triennio 2022/24.
In ogni caso, sul portale di NoiPa, il 7 aprile, è stato pubblicato un apposito avviso.

TAGLIO DEL CUNEO FISCALE
Una delle voci cardine del cedolino di aprile avrebbe dovuto essere rappresentato dall’applicazione del
cosiddetto taglio del “cuneo fiscale” che corrisponde ad una riduzione dei contributi previdenziali a carico del
lavoratore finalizzata ad aumentare l’importo netto in busta paga. In realtà, ingiustificabili ritardi
nell’aggiornamento della piattaforma, ha fatto si che tale beneficio, ottenuto dalla CISL in forma strutturale
con la legge di bilancio per il 2025, non sia ancora previsto nel cedolino del mese corrente. La Cisl Scuola ha
chiesto al Ministero dell’Economia e delle Finanze di provvedere immediatamente a predisporre un’emissione
speciale del cedolino. Nella nuova formula ottenuta dalla Cisl il taglio corrisponderà ad una detrazione fiscale
e quindi al netto di ogni imposta. Per il periodo aprile – maggio 2025 si tratta di un importo massimo pari a
circa 330 euro ne/.
A regime, il taglio del cuneo fiscale sarà applicato nel seguente modo:
- Per redditi di lavoro dipendente fino a 8.500 euro 7,1%
- Per redditi di lavoro dipendente da 8.501 a 15.000 euro 5,3%
- Per redditi di lavoro dipendente oltre 15.000 euro 4,8%
Oltre i 20.000 euro si passerà ad un meccanismo di detrazione aggiuntiva, così calcolato:
- Da 20.000 euro a 32.000 di reddito di lavoro dipendente ulteriore 1.000€ annui;
- Da 32.000 a 40.000 un importo pari a 1.000 x [(40.000 – reddito) / (40.000 – 32.000)]
- Oltre 40.000 euro di reddito di lavoro dipendente 0
Correzione di errori commessi nei cedolini precedenti
Come subito evidenziato dalla Cisl Scuola, con le retribuzioni del mese di marzo 2025 si è verificato un errore nella gestione degli stipendi di una parte del personale scolastico che sta creando una situazione paradossale: arretrati a debito e – allo stesso tempo – anche a credito. Questa situazione riguarda in particolare il personale assistente amministrativo di ruolo con in godimento la posizione economica. I lavoratori in questione, nel mese di marzo, si sono ritrovati un debito di ammontare compreso tra i 730 euro e i 1.000 euro circa da restituire nei mesi di marzo-aprile-maggio e contemporaneamente un credito di valore compreso tra i 750 euro e i 1.000 euro circa (a seconda che fossero titolari della I o della II posizione economica).
Ma cos’è successo?
In pratica, a partire da luglio 2024 NoiPa ha sostituito il precedente codice relativo alla “valorizzazione
professionale area B” (la posizione economica) con il codice relativo alla nuova “Posizione economica
assistenti” di importo maggiorato grazie al CCNL 2019/21.
La decorrenza di tale aumento era stata fissata, dal CCNL 2019/21, a partire da maggio 2024 (mese in cui sono
entra in vigore i nuovi ordinamenti professionali per il personale ATA). NoiPa inspiegabilmente, non ha
provveduto ad aggiornare la piattaforma in tempo utile e così gli importi non sono stati oggetto di
aggiornamento. Una volta accortosi dell’errore il MEF, invece che provvedere al pagamento degli arretrati
(poche decine di euro, per i due mesi interessa) ha bloccato, inopinatamente, il pagamento delle posizioni
economiche.
Il pagamento è ripreso nel 2025 e a marzo, ai lavoratori è stato accreditato l’importo arretrato corrispondente
al totale delle posizioni economiche non pagate nel periodo luglio – dicembre 2024 (comprensivo degli
arretra di maggio e giugno) e, contemporaneamente, addebitato l’importo delle posizioni economiche, per
il medesimo periodo, per l’importo previsto prima dell’aggiornamento del CCNL.