Torniamo a scrivere del tema dell’orientamento in un momento particolarmente delicato, sia perché dopo la chiusura delle iscrizioni a fine gennaio e la procedura di formazione degli organici ormai ben avviata, con una dotazione di risorse assegnate a ciascuna regione complessivamente pari a quelle dell’anno scolastico 2022/2023: le differenze riguardano le quote da destinare ai posti di educazione motoria alla primaria (sono interessate non solo le classi quinte ma anche le quarte) e la dotazione massima da destinare alle classi in deroga ai parametri del DPR 81 (numero alunni per classe).
La definizione delle risorse permette quindi di guardare alla costituzione dell’organico per il prossimo anno con un certo ottimismo, visto che non vi saranno riduzioni significative; allo stesso tempo tale notizia ci deve guidare ad una attenzione circa i bisogni specifici del territorio, alle situazioni di criticità, alla necessità di una visione complessiva che tenga unite le esigenze dei singoli territori, le possibilità di indirizzare lo sviluppo della nostra provincia mediante le scelte di politica scolastica, le esigenze delle famiglie e dei giovani che stanno preparando il loro futuro dentro i nostri Istituti.
Nello stesso periodo abbiamo avuto l’emanazione delle linee guida dell’orientamento da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), con una serie di adempimenti che i singoli Istituti stanno portando a termine, individuando figure che che si occuperanno dell’orientamento e che, molto concretamente, fungeranno da congiunzione tra il mondo della scuola e quello del lavoro e della formazione post diploma, universitaria e accademica o degli ITS. Tali figure appaiono centrali nella visione del MIM che ha previsto un investimento complessivamente significativo, anche se non certo così allettante per i singoli lavoratori, vista anche la mole di lavoro atteso.
In questo scenario si inseriscono alcune riflessioni che abbiamo reperito sui giornali locali e che ci aiutano a cogliere alcune dinamiche legate alle scelte delle famiglie e dei ragazzi che si affacciano all’adolescenza provando a ragionare sul proprio futuro.