Con la ripresa scolastica, i genitori si affannano alla ricerca di proposte per tenere i figli impegnati dopo il tempo-scuola: corsi di lingue e di teatro, attività sportive e musicali, danza, informatica.
(…) Credo però sia importante vigilare perché, in età infantile, tutte le attività mantengano per quanto possibile le caratteristiche creative del gioco.
La riflessione di Mariolina Ceriotti Migliarese, medico neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, dalle colonne di Avvenire del 2 ottobre sottolinea, invitandoci a prenderne consapevolezza, come oggi la dimensione vera del gioco (diverso da videogioco) è molto carente.