Ha fatto molto discutere la vicenda della docente di Rovigo, colpita in aula da un fucile ad aria compressa. Non è l’unico caso che ci testimonia la violenza nelle scuole da parte degli studenti o delle famiglie nei confronti dei docenti.

Il Ministro Valditara promette interventi sanzionatori che vanno ad affrontare l’emergenza, ma sembra indispensabile indagare le cause profonde di questo profondo disagio. 

La nostra segretaria generale della CISL Scuola Sondrio, Elisa Ripamonti ci ricorda che “Sicuramente fatti del genere esprimono il sintomi di un disagio che vive e che viene subìto. Un disagio che deriva dal valore che io, società,
dò all’istituzione: occorre spostare l’attenzione dagli alunni a quanto la società di oggi dà all’educazione e alla scuola» Rimarca come «nelle scuole in verità c’è tanto di buono, tante buone prassi tese allo sviluppo della cittadinanza».

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Ancor più ci sembra importante rilevare come all’interno della scuola si manifestano quelle dinamiche che segnano la vita degli studenti nella loro famiglia “molti dei ragazzi attori di violenza nelle scuole ripetono in aula quello che vedono accadere in famiglia” afferma Orsenigo rispondendo a IO Donna, cercando di rispondere alla domanda da dove viene la violenza nelle scuole?

Lasciamo spazio alle riflessioni di alcuni dirigenti scolastici della nostra provincia e rimandiamo ciascuno di voi ad un dibattito, uno scambio civile di opinioni su Facebook.